Decreto della Penitenzieria Apostolica circa le Indulgenze plenarie per i fedeli defunti nell’attuale

N. 0545

Venerdì 23.10.2020

Decreto della Penitenzieria Apostolica circa le Indulgenze plenarie per i fedeli defunti nell’attuale

situazione di pandemia

Testo in lingua originale

Traduzione in lingua italiana

Testo in lingua originale

D E C R E T U M

Vertente anno, propter pandemiam morbi “covid 19”,

Indulgentiae plenariae pro fidelibus defunctis

totum prorogabuntur per mensem novembrem,

commutatis condicionibus piisque operibus, ut christianus populus in tuto sit

Ad hanc Apostolicam Paenitentiariam complures Sacrorum Pastorum supplicationes nuper pervenerunt, quibus

postulabatur ut vertente anno, propter epidemiam morbi “covid-19”, piae commutentur operae ad plenarias

lucrandas Indulgentias, animabus in Purgatorio detentis tantummodo applicabiles ad normam Enchiridii

Indulgentiarum (conc. 29, § 1). Quam ad rem eadem Apostolica Paenitentiaria, de speciali mandato Ss.mi D. N.

Francisci Pp., libenter statuit ac decernit ut, ad vitanda concursa, nonnullis in nationibus et territoriis vetita vel

saltem dissuasa, vertente anno:

a.- plenaria Indulgentia pro pie visitantibus coemeterium et, vel mente tantum, pro defunctis exorantibus, singulis

octo diebus, more solito a primo usque ad octavum Novembris tantum adfixa, pro fidelium utilitate, in alios dies

usque ad octo, etiam seiunctos, intra mensem Novembrem transferri possit, a singulis fidelibus libere eligendos;

b.- plenaria Indulgentia, diei II Novembris, in Commemoratione omnium fidelium defunctorum adfixa, pro pie

visitantibus ecclesiam vel oratorium ibique “Pater” et “Credo” recitantibus, non tantum in diem Dominicum

antecedentem aut subsequentem aut diem sollemnitatis Omnium Sanctorum transferri possit, sed etiam in alium

diem intra mensem Novembrem, a singulis fidelibus libere eligendum.

Senes, infirmi omnesque qui gravi causa domo exire nequeunt, ex. gr. decretis prohibentibus, ut fedeles

frequentes in loca sacra conveniant, plenariam consequi poterunt Indulgentiam, dummodo, animo voto sese iis

sociantes, qui pias egerint visitationes, de quibus supra, concepta detestatione cuiusque peccati et intentione

praestandi, ubi primum licuerit, tres consuetas condiciones (sacramentali Confessione, eucharistica

Communione et oratione ad mentem Summi Pontificis), coram quavis imagine D. N. Iesu Christi vel Beatae

Virginis Mariae, pias pro defunctis preces recitaverint (ex. gr. Laudes et Vesperas Officii Defunctorum, Rosarium

Marianum, Coronam Divinae Misericordiae aliaeque preces pro defunctis christifidelibus magis caras), vel

Evangelii lectionem e Liturgia Defunctorum ad modum lectionis spiritalis legerint vel in misericordiae operam

incubuerint, doloribus vel propriae vitae incommodis Deo clementi oblatis.

Quo igitur accessus, ad divinam veniam per Ecclesiae claves consequendam, facilior pro pastorali caritate

evadat, haec Paenitentiaria enixe rogat ut sacerdotes legitime adprobati, prompto et generoso animo

celebrationi Paenitentiae sese praebeant ac S. communionem infirmis ministrent.

Attamen, pro spiritalibus condicionibus ad Indulgentiam plene acquirendam, semper valet huius Apostolicae

Paenitentiariae Nota De Reconciliationis Sacramento, tempore pandemiae morbi “covid 19” celebrando.

Denique, cum autem animae in Purgatorio detentae fidelium suffragiis, potentissimum vero acceptabili Altaris

sacrificio iuvantur (cfr. Conc. Tr., Sess. XXV, decr. De Purgatorio), sacerdotes omnes enixe rogantur ut die

Commemorationis omnium fidelium defunctorum, ter sacrum facere ad normam Constitutionis Apostolicae

“Incruentum Altaris”, a Benedicto Pp. XV, v.m., die X Augusti MCMXV datae.

Praesenti totum per mensem novembrem valituro. Contrariis quibuscumque minime obstantibus.

Datum Romae, ex aedibus Paenitentiariae Apostolicae, die XXII mensis Octobris anni MMXX, in S. Ioannis Pauli

Pp. memoria.

Maurus Card. Piacenza

Paenitentiarius Maior

Christophorus Nykiel

Regens

[01264-LA.01] [Testo originale: Latino]

Traduzione in lingua italiana

DECRETO

Questo anno, nelle attuali contingenze dovute alla pandemia da “covid-19”,

le Indulgenze plenarie per i fedeli defunti saranno prorogate per tutto il mese di Novembre,

con adeguamento delle opere e delle condizioni a garantire l’incolumità dei fedeli.

Sono pervenute a questa Penitenzieria Apostolica non poche suppliche di Sacri Pastori i quali chiedevano che

quest’anno, a causa dell’epidemia da “covid-19”, venissero commutate le pie opere per conseguire le

Indulgenze plenarie applicabili alle anime del Purgatorio, a norma del Manuale delle Indulgenze (conc. 29, § 1).

Per questo motivo la Penitenzieria Apostolica, su speciale mandato di Sua Santità Papa Francesco, ben

volentieri stabilisce e decide che quest’anno, per evitare assembramenti laddove fossero proibiti:

a.- l’Indulgenza plenaria per quanti visitino un cimitero e preghino per i defunti anche soltanto mentalmente,

stabilita di norma solo nei singoli giorni dal 1° all’8 novembre, può essere trasferita ad altri giorni dello stesso

mese fino al suo termine. Tali giorni, liberamente scelti dai singoli fedeli, potranno anche essere tra loro

disgiunti;

b- l’Indulgenza plenaria del 2 novembre, stabilita in occasione della Commemorazione di tutti i fedeli defunti per

quanti piamente visitino una chiesa o un oratorio e lì recitino il “Padre Nostro” e il “Credo”, può essere trasferita

non solo alla domenica precedente o seguente o al giorno della solennità di Tutti i Santi, ma anche ad un altro

giorno del mese di novembre, a libera scelta dei singoli fedeli.

Gli anziani, i malati e tutti coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa, ad esempio a causa di

restrizioni imposte dall’autorità competente per il tempo di pandemia, onde evitare che numerosi fedeli si

affollino nei luoghi sacri, potranno conseguire l’Indulgenza plenaria purché, unendosi spiritualmente a tutti gli

altri fedeli, distaccati completamente dal peccato e con l’intenzione di ottemperare appena possibile alle tre

consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del

Santo Padre), davanti a un’immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitino pie orazioni per i defunti, ad

esempio le Lodi e i Vespri dell’Ufficio dei Defunti, il Rosario Mariano, la Coroncina della Divina Misericordia, altre

preghiere per i defunti più care ai fedeli, o si intrattengano nella lettura meditata di uno dei brani evangelici

proposti dalla liturgia dei defunti, o compiano un’opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e i disagi della

propria vita.

Per un più agevole conseguimento della grazia divina attraverso la carità pastorale, questa Penitenzieria prega

vivamente che tutti i sacerdoti provvisti delle opportune facoltà, si offrano con particolare generosità alla

celebrazione del sacramento della Penitenza e amministrino la Santa Comunione agli infermi.

Tuttavia, per quanto riguarda le condizioni spirituali per conseguire pienamente l’Indulgenza, si ricorda di

ricorrere alle indicazioni già emanate nella nota “Circa il Sacramento della Penitenza nell’attuale situazione di

pandemia”, emessa da questa Penitenzieria Apostolica il 19 marzo 2020.

Infine, poiché le anime del Purgatorio vengono aiutate dai suffragi dei fedeli e specialmente con il sacrificio

dell’Altare a Dio gradito (cfr. Conc. Tr. Sess. XXV, decr. De Purgatorio), tutti i sacerdoti sono vivamente invitati a

celebrare tre volte la Santa Messa il giorno della Commemorazione di tutti i fedeli defunti, a norma della

Costituzione Apostolica “Incruentum Altaris”, emessa da Papa Benedetto XV, di venerata memoria, il 10 agosto

1915.

Il presente Decreto è valido per tutto il mese di novembre. Nonostante qualsiasi disposizione contraria.

Dato in Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il 22 ottobre 2020, memoria di San Giovanni Paolo II.

Maurus Card. Piacenza

Paenitentiarius Maior

Christophorus Nykiel

Regens

[01264-IT.01] [Testo originale: Latino]

[B0545-XX.01]

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