Bilancio Parrocchiale anno 2020
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Come penso sappiate, la parrocchia non riceve finanziamenti, né dal Vicariato, né dal Vaticano, né dallo stato, né gode di facilitazioni di alcun tipo. Si regge esclusivamente sulle offerte libere delle persone che partecipano alla sua vita, compresi i sacerdoti che vi risiedono. È casa nostra e tocca a noi provvederci.
Come si può vedere dal bilancio, non abbiamo al momento debiti. Tuttavia, la manutenzione delle strutture è piuttosto onerosa: le strutture dell’oratorio hanno bisogno di continui interventi e molto alte sono le spese di luce e riscaldamento, che prosciugano moltissimo delle offerte ricevute nei mesi invernali.
Abbiamo provveduto a a una convezione per la manutenzione della caldaia, a sostituire le luci della Chiesa e di alcune stanze; abbiamo inoltre ridiscusso i contratti di fornitura e abbiamo cambiato la banca presso cui ci appoggiavamo. Speriamo così di gravare di meno sulle offerte ricevute.
Per la bellezza della Chiesa e dei sui spazi, abbiamo posto un nuovo “tabernacolo” per gli olii santi, la statua di s. Tommaso d’Aquino (che vergogna che ancora non ci fosse!) e di Padre Pio, oltre a ristrutturare il fonte battesimale (per oltre € 3500 di spesa totale). Altre sono necessarie: i lucernai della chiesa lasciano entrare freddo e pioggia e hanno urgente bisogno di essere sostituiti (è prevista per questo una spesa di oltre € 3000). Il ripristino dei vetri di ingresso della chiesa, il cambio delle fotocopiatrici ormai cadenti, la preparazione di un libretto di canti decoroso saranno altre spese che ci attendono, appena potremo permettercelo. Abbiamo anche un bellissimo spazio all’aperto, ombreggiato dagli ulivi. Vogliamo che diventi un oasi di preghiera. Vedremo come realizzare questo sogno.
Per le necessità dei nostri fratelli disabili abbiamo iniziato un progetto per il ripristino di un bagno a loro dedicato, oltre che per l’abbattimento delle diverse barriere architettoniche: abbiamo chiesto un finanziamento a una fondazione privata, sperando che la proposta vada a buon fine. Sarà comunque un lavoro da compiere. Altre iniziative sono in cantiere, per aiutare le persone nella ricerca del lavoro, per fare della nostra parrocchia un centro di aggregazione sempre più attraente, per evangelizzare il quartiere con la gioia della nostra fede… Grazie della vostra generosità e della vostra collaborazione!
Ringrazio tutti di cuore per il sostengo e chiedo a ciascuno di mettersi a disposizione con i propri mezzi e le proprie competenze per far splendere sempre più nel quartiere la presenza attiva di questa nostra comunità.
don Domenico
Per offrire il proprio contributo alla parrocchia si possono utilizzare queste modalità:
Bonifico bancario sul conto corrente bancario intestato alla parrocchia San Tommaso d’Aquino, presso:
BANCA DEL CREDITO COOPERATIVO – Parrocchia S. Tommaso d’Aquino
IBAN: IT38 J083 2703 2270 0000 0007 421
Assegno non trasferibile intestato alla Parrocchia San Tommaso d’Aquino
Contanti presso la Segreteria Parrocchiale, via Davide Campari 74 oppure via R. Lepetit 99/i
Donazioni e lasciti testamentari (anche parziali).
Prestito grazioso: è una somma di denaro – da un minimo di € 50 – che viene prestata alla parrocchia perché possa far fronte ai suoi impegni economici senza essere gravata dagli interessi chiesti dalle banche. È “grazioso”, perché non si chiede alcun tasso di interesse. La somma prestata torna disponibile il 31 dicembre dell’anno stesso, in qualsiasi giorno venga depositata la somma. Si può dare la somma tutta in un’unica volta, come in diversi momenti dell’anno, e tornerà disponibile comunque tutta dal 31 dicembre dello stesso anno. Il prestito, naturalmente, può essere prolungato. Perché possa avvenire, ci vuole però il permesso esplicito del vescovo, che se ne fa garante.
Agevolazioni fiscali:
per le imprese, le donazioni in denaro sono deducibili fino a € 2065,83 o al 2% del reddito di impresa dichiarato. La ricevuta bancaria del versamento, unitamente alla dichiarazione rilasciata su richiesta dalla parrocchia, è documento valido ai fini della deduzione;
per i privati non è possibile la deducibilità delle donazioni alla parrocchia; sono deducibili invece le offerte fatte all’Istituto centrale per il sostentamento del clero della Chiesa Cattolica Italiana, fino all’importo massimo di € 1032,91.
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