Planimetricamente, il complesso parrocchiale, costruito nel 1986-87, è composto da tre corpi di fabbrica disposti a “C” al centro dei quali è ricavata una piccola area verde per le attività all’aperto.
I due corpi principali sono dedicati: il primo, all’aula liturgica e cappella feriale, mentre, il secondo è occupato dalla canonica e dalle aule di catechesi. Il terzo corpo di fabbrica, più basso, costituisce il collegamento dei primi due e contiene gli uffici parrocchiali e la sacrestia.
Il prospetto principale è posto su via Campari, ed è sottolineato dalla presenza di un portico anteriore in aggetto rispetto all’ingresso dell’aula liturgica a guisa di pronao per accogliere i fedeli. A destra dell’ingresso, non si può non notare un alto piedritto che sorregge la Croce, punto di riferimento visivo per il territorio parrocchiale.
L’aula liturgica insiste su una pianta quadrata con annessa cappella feriale sul lato sinistro. La struttura è in cemento armato a facciavista con soffitto a cassettoni ripartito in nove parti. Sia il cassettone centrale che quello che insiste sul presbiterio sono forniti di lucernari. In particolare il grande lucernario posto sul presbiterio illumina simbolicamente, per la sua posizione, l’altare in maniera zenitale.
Il disegno delle travi principali del soffitto è riproposto in proiezione sul pavimento che è scandito in campi di marmo Coreno e fasce di Travertino e Peperino, mentre, il piano sopraelevato del presbiterio è in granito.
I fuochi liturgici sono disposti sul presbiterio comprendendo anche l’area battesimale posta a destra dell’altare.
L’architettura della casa parrocchiale e dall’aula liturgica sono opera dell’Ing. Ernesto Vichi e dall’Arch. Aldo Aloysi. Oltre alla parrocchia di San Tommaso d’Aquino, ad entrambi i progettisti si devono numerosi progetti e realizzazioni sacre nella diocesi di Roma tanto che l’Ing. Ernesto Vichi, responsabile dell’Ufficio Tecnico della Città del Vaticano, ricevette nel 1986 la Commenda dell’Ordine di San Silvestro papa da Giovanni Paolo II per aver bene interpretato il nuovo ruolo dell’edificio religioso alla luce del rinnovamento della liturgia in periodo post conciliare.
Molto simili, per impostazione planimetrica, elementi fondamentali del progetto e schema strutturale sono altre chiese realizzate dai due progettisti nel territorio della diocesi di Roma. Citiamo la chiesa di Santa Maria Domenica Mazzarello, la Chiesa di Santa Giulia Billiart, la chiesa del SS Corpo e Sangue di Cristo.
Altre chiese progettate a Roma dagli stessi progettisti:
Arch. Aldo Aloysi: San Bartolomeo Apostolo, Sant’Angela Merici, Santa Maria Stella Mattutina, San Gregorio Magno, San Gerardo Maiella, Nostra Signora di Fatima, Santa Melania Juniore, Santa Gemma Galgani, Santa Giulia Billiart, SS. Corpo e Sangue di Cristo, San Stanislao, Santa Maria Domenica Mazzarella
Ing. Ernesto Vichi: San Raimondo Nonnato, Sant’Angela Merici, Sant’Atanasio, Santa Maria Stella Mattutina, Santa Monica, San Gregorio Magno, Santi Crisante e Daria, San Gerardo Maiella, Santa Giulia Billiart, San Berardino da Siena, SS Corpo e Sangue di Cristo.